nel quale si conduce una dettagliata analisi dei criteri solitamente usati per l’identificazione delle categorie lessicali, passandole in rassegna una per una alla luce di quei criteri. La sua analisi, tendente non al rifiuto ma a un recupero ‘ragionevole’ delle categorie tradizionali, mostra l’insufficienza analisi grammaticale online di alcuni strumenti, ad esempio il criterio nozionale-semantico per l’individuazione delle classi di parole (➔ parti del discorso). Renzi si pronuncia anche sulle singole categorie, con qualche utile consiglio: ad esempio è meglio a suo parere rinunciare a sostantivo (per nome), termine che «richiama un cascame filosofico medievale: l’idea che il Nome designi la Sostanza, in senso filosofico»
Infine, gli avverbi hanno generalmente un ruolo di modificatori, come già i classici gli riconoscevano; infatti avverbio deriva da ad verbum, vicino alla parola, ad indicare che gli avverbi stanno vicini ad altre parole, senza le quali non avrebbero un significato preciso. Gli avverbi non definiscono ciò di cui si parla, si potrebbe dire, ma lo modulano per adattarlo alle esigenze di chi parla. Poco pane, non correre, troppo matura, solo io sono molto diversi da poco coraggio, non fumare, troppo magra, solo tu pur usando esattamente gli stessi avverbi. Da questi semplici esempi si vede anche che gli avverbi possono modificare tutte le altre parole, e possono anche modificare altri avverbi, come in non troppo velocemente, dove gli avverbi non e troppo modificano l’avverbio velocemente.
Esempi di analisi grammaticale di un verbo
cossi: voce del verbo cuocere, seconda coniugazione, attivo, transitivo; modo indicativo, tempo passato remoto, prima persona singolare.
avrebbero mandato: voce del verbo mandare, prima coniugazione, attivo, transitivo, modo condizionale, tempo passato, terza persona plurale.
siamo corsi: voce del verbo correre, seconda coniugazione, attivo, intransitivo, modo indicativo, tempo passato prossimo, prima persona plurale.
rallegratevi: voce del verbo rallegrarsi, prima coniugazione, attivo, intransitivo pronominale, modo imperativo, tempo presente, seconda persona plurale.